sabato 23 maggio 2015

Impatti.

Ieri una macchina che è uscita all'improvviso dalla corsia di parcheggio mi ha sfondato la fiancata. La signora alla guida era poco pochissimo amichevole. Decido quindi, da signora, di sottrarmi al diverbio terra terra e di tornare a casa, dopo aver elegantemente scattato una foto alla targa. Una volta a casa chiamo la mia assicurazione e vengo a conoscenza che l'auto della donna non era coperta da assicurazione dal 2012. 
Ma io l'avevo capito. Il diverbio è stato interessante assai: alle parole "talloncino esposto sul parabrezza, Polizia Municipale, codice stradale", ho registrato picchi nella signora. "'A signor' parl' co' ė legg", mi ha detto. Folcloristico. ...Ma quando ha preso dal cruscotto, prima di scendere dalla macchina, una caramella (come fanno certi ex-fumatori) e ha buttato l'incarto in PLASTICA a terra... Lì non ci ho visto più. Io posso pure perdonarti che ti sei stampata nella mia macchina, posso pure perdonarti che non hai pagato l'assicurazione perché magari non hai i soldi... Ma la PLASTICA a terra no. Alla prima pioggia finirà nel tombino e poi nel mare. E io ti odio.
Riparerò la macchina a mie spese. Da te non avrò mai nulla, se non l'amara lezione che le persone come te impattano sul pianeta, sulla società, sulla mia macchina.
Ti auguro cose indicibili.

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