lunedì 14 marzo 2016

La punizione della divinità.

Basta, è stata una giornata di merda
non me ne frega niente di niente e di nessuno
ora chiamo il sushi.
E mi gratto le palle.
Primo onigiri e Candy deve cacare.
Caca, torniamo.
Ok, vado. Mangio?
Quinto cazzillo con alga e Candy deve cacare ancora.
La punizione.
Ho peccato.

Divinità crudeli gestiscono la vita delle donne indaffarate.
Non bisogna permettersi di staccare e godere appieno di un sushi.
La divinità ti vede e ti manda la sciagura.


Casalinga

E' mezzogiorno,
ho fatto tutto.
E finalmente cago.

venerdì 5 giugno 2015

Pioggia

Vento che odora di sale,
nuvola che arriva da Capri.
Mare piatto,
uno Scarab che fuje.

sabato 23 maggio 2015

Impatti.

Ieri una macchina che è uscita all'improvviso dalla corsia di parcheggio mi ha sfondato la fiancata. La signora alla guida era poco pochissimo amichevole. Decido quindi, da signora, di sottrarmi al diverbio terra terra e di tornare a casa, dopo aver elegantemente scattato una foto alla targa. Una volta a casa chiamo la mia assicurazione e vengo a conoscenza che l'auto della donna non era coperta da assicurazione dal 2012. 
Ma io l'avevo capito. Il diverbio è stato interessante assai: alle parole "talloncino esposto sul parabrezza, Polizia Municipale, codice stradale", ho registrato picchi nella signora. "'A signor' parl' co' ė legg", mi ha detto. Folcloristico. ...Ma quando ha preso dal cruscotto, prima di scendere dalla macchina, una caramella (come fanno certi ex-fumatori) e ha buttato l'incarto in PLASTICA a terra... Lì non ci ho visto più. Io posso pure perdonarti che ti sei stampata nella mia macchina, posso pure perdonarti che non hai pagato l'assicurazione perché magari non hai i soldi... Ma la PLASTICA a terra no. Alla prima pioggia finirà nel tombino e poi nel mare. E io ti odio.
Riparerò la macchina a mie spese. Da te non avrò mai nulla, se non l'amara lezione che le persone come te impattano sul pianeta, sulla società, sulla mia macchina.
Ti auguro cose indicibili.

sabato 4 aprile 2015

martedì 3 giugno 2014

Pane e ketchup.

Io, che voglio fare tutta la bio,
che penso alle galline anguste
alla verdura selvatica commestibile
al latte di farro, avena e di miglio.
Io, oggi avevo una cazzo di fame
e non sono andata a fare la spesa bio,
ho trovato nel frigo una bustina di ketchup
avanzo di qualche hamburger take away
(di quando mangiavo ancora carne).
Me la sono schiattata in un panino.
Di farina 00.

Faccio la faccia di Sid Viciuos,
e chi se ne fotte.


domenica 20 ottobre 2013

Le patatine premio ecologia.

Ieri avevo pensato
"uà mi mangerei proprio
un bel pacco
di patatine Crick Crock".
Ma avevo resistito,
dal salumaio.
Oggi raccattando come al mio solito
buste di plastica abbandonate,
perché noi ecologici siamo così,
dentro a una busta
dell'Ipermercato Posillipo
ci ho trovato proprio le patatine Crick Crock.
E ho pensato che è un premio ecologia.
O forse me le manda Gesù,
perché sono buona.


domenica 9 giugno 2013

giovedì 20 dicembre 2012

La fotografia nel localo.

Che bello la fotografia nel localo,
che ti fai nel localo la sera che esci
e stai tutta apparecchiata
capello, borza, trucco, vestito.
Ti fai la foto con la tua amica
nel localo quella sera
poi la metti su Facebook
meglio ancora anzi se è il localo stesso
che allestisce l'angolo foto col fotografo e
fa l'album della serata e ti tagga,
così sembri più spontaneamente bella
che non hai scelto tu la foto
che era troppo facile.
Mi guardo le foto nel localo e penso
ai litri di greggio nel golfo del Messico
al vortice di plastica nell'oceano
alla malnutrizione, tra le altre cose.
Tu invece sei felice.

lunedì 17 settembre 2012

Il motore acceso.

Quanto tempo pensavate di stare ancora
a chiacchierare sotto la mia finestra
col motore acceso, stanotte?

Vi ho dato un quarto d'ora
proprio perchè volevo vedere
se ve ne rendavate conto da soli
che il discorso era lungo
e il motore era acceso.

Non ve ne siete resi conto.

E' passata mezz'ora da quando
vi ho fatto spegnere il motore,
puntandovi il laser e la Vega da sub nel finestrino.
E state ancora parlando come due femmine sceme.

Chissà se ve ne sareste resi conto da soli
che il discorso era lungo
e il motore era acceso.

Dubito.